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Dal 2006 la nostra azienda ha come obiettivo quello di riuscire a trasformare l’entusiasmo di un progetto in una soluzione tecnologica che diventi un vero e proprio strumento per evolvere o accelerare il business dei nostri clienti.
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La storica piattaforma di misurazione dati Google Analytics sta per essere sostituita dal più moderno e rivoluzionario strumento di analisi GA4. Per intraprendere al meglio questa migrazione sul nostro sito web ci siamo affidati all’esperienza di William Sbarzaglia, consulente e formatore in Digital Strategist & Data Scientist.
Su questo progetto, William, ha scritto per noi un caso studio.
In questo momento storico di cambiamento del mondo dell’analisi dei dati dettato da Google, ci troviamo di fronte al passaggio da uno strumento come Google Analytics, stra-sedimentato ed utilizzato in tutto il mondo, alla sua versione più nuova e rivoluzionaria: GA4.
Si tratta di un passaggio che ha complicato molto l’implementazione tecnica del tracciamento dei dati, in particolare perché Google ha indicato una data di scadenza della precedente versione prevista per il giugno 2023.
Il nuovo sistema offre varie novità, in particolare la gestione degli eventi è completamente diversa, in quanto oltre all’evento stesso si introduce il concetto di parametri che vanno ad arricchire ulteriormente gli eventi.
Ho avuto il piacere di lavorare con Giuneco per supportarli in questo passaggio e, soprattutto, dar loro una facilitazione nella raccolta ed analisi dei dati attraverso degli elementi visuali.
Vediamo insieme come ho proceduto per trattare insieme questo progetto.
Il primo passo è stato quello di fare un Audit per comprendere l’ecosistema di Giuneco, ovvero i vari progetti web che componevano le varie strategie digitali: un sito web principale e tre minisiti dedicati ai vari blog sulle varie tematiche (blog Tech, blog Business, blog Dorothy). Lo scenario era composto da vari domini di secondo e terzo livello che dovevano essere tracciati con il nuovo sistema GA4, ma serviva anche fornire un flusso degli utenti tra i vari progetti.
Una volta concluso l’Audit siamo passati a realizzare un piano di misurazione che consentisse di identificare quali fossero i KPI principali e i KPI secondari, per poi utilizzare lo strumento Google Tag Manager ed implementare gli eventi conformi alla nuova piattaforma GA4.
Per fare un esempio: partiamo da un KPI principale come quello di richiedere informazioni o un preventivo e, oltre a questi risultati, come obiettivo principale si desidera ottenere proposte di candidatura (CV per ricoprire diverse posizioni all’interno di Giuneco). Oltre al mero conteggio del volume di form compilati, si è realizzato un vero monitoraggio del funnel con il flusso di navigazione che consentisse di verificare quanti erano gli utenti, come si muovevano all’interno del sito, per arrivare alla raccolta delle informazioni desiderate, fino alla effettiva compilazione del form.
Una volta che il piano di misurazione è stato implementato e gli eventi sono stati validati e verificati a livello di tracciamento, si è passati alla implementazione della Data Visualization attraverso lo strumento Google Data Studio. Questa prassi era per me già da anni consolidata, ma con l’avvento di GA4 abbiamo dovuto risolvere il problema di avere una nuova interfaccia che è a tutti gli effetti distante dalla precedente e, quindi, ostica. Quindi anche utenti esperti nel settore si trovano di fronte ad un cambiamento che non facilita la comprensione ed analisi del dato. Ancora più problematico è il passaggio verso il cliente, che può essere il titolare di una azienda o l’addetto all’attività di marketing, desideroso di avere il controllo delle azioni digital (sito web, campagne, ottimizzazione sui motori di ricerca, etc.).
La soluzione di Google Data Studio a mio avviso facilita enormemente queste attività rendendole sia comode e veloci, sia con un grosso potenziale di analisi del dato per ottenere informazioni e insight che in una semplice reportistica è difficile ottenere. Nel caso di Giuneco si è creato una vera e propria interfaccia con una dashboard principale, che dà la possibilità di accedere ai vari focus del progetto, come il flusso degli utenti, il comportamento nei vari blog, le conversioni e link a dashboard esterne come i social media nei quali è presente l’azienda. In sostanza, Google Data Studio è un hub di dati che va ad integrare diverse sorgenti, in primis GA4 collegato ai vari progetti web, e naturalmente tutte le altre sorgenti non-Google che offrono altre fonti di dati (social network, dem, eventuali soluzioni su CRM).
Un’altra attività interessante realizzata all’interno di Giuneco è la parte di progettazione interattiva con le persone coinvolte nel business e nella lettura dei risultati, in modo da fornire uno strumento che sia funzionale ed utile per le analisi di tutti i giorni.
Una curiosità di questo progetto è che quando abbiamo iniziato il lavoro, non era ancora stata annunciata la data della chiusura di Universal Analytics da parte di Google e quindi, in corso d’opera, sono stati sostituiti gli eventi di tracciamento in modo da poter passare immediatamente tutti i dati sul nuovo GA4.
L’ultimo passaggio è quello di verificare i KPI impostati per avere sempre sotto controllo le performance degli obiettivi di business, qualunque essi siano. Per facilitare ulteriormente l’accesso alle dashboard sono state create diverse sezioni in grado di fornire i dati divisi per aree tematiche (es. ottimizzazione sui motori di ricerca, social network, candidature, articoli del blog). E’ stato inoltre attivato un sistema di notifiche settimanali via email per sollecitare la visualizzazione delle dashboard con una preview in pdf e un link diretto alla specifica dashboard.
Come raccomandazione a chi deve fare un passaggio simile a quello realizzato con Giuneco, c’è sicuramente di cogliere per prima cosa l’occasione di riepilogare i propri obiettivi di business, correlati con i vari progetti digital, definire i vari KPI ed infine progettare delle dashboard funzionali. Altro consiglio tecnico è quello di valutare se utilizzare solo GA4 per creare dimensioni personalizzate e per leggere i parametri degli eventi dentro Google Data Studio oppure utilizzare la connessione con Big Query, che può essere vantaggioso nel momento in cui si ha un progetto piuttosto corposo con un numero di eventi sostanzioso. Il tutto naturalmente è finalizzato ad ottimizzare l’effort e dotarsi di soluzioni in linea con le nuove regolamentazioni della GDPR.
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